IL CIRPED COME COMUNITÀ SCIENTIFICA MANIFESTA DISSENSO NEI RIGUARDI DELL’ATTUALE CRISI INTERNAZIONALE DELLA GUERRA IN UCRAINA DANDO PIENO SOSTEGNO AL DOCUMENTO FIRMATO DA OLTRE 600 SCIENZIATI RUSSI ED UCRAINI E GIÀ PUBBLICATO DALLA SENATRICE ELENA CATTANEO.

HTTP://WWW.CATTANEOINSENATO.IT/APPELLO-DEGLI-STUDIOSI-RUSSI-CONTRO-LA-GUERRA-IN-UCRAINA/

a dimostrazione che la Scienza rimane unita! Educare alla Pace non solo in tempo di guerra

(il presente breve testo è stato redatto da un gruppo di giovani soci del Cirped)

 LA GUERRA SCOPPIATA NELLE ULTIME SETTIMANE TRA RUSSIA ED UCRAINA NON È CHE LA CONCLUSIONE DI UN’ESCALATION SIMMETRICA CHE VA AVANTI DA ORMAI 8 ANNI E CHE VEDE DUE SCHIERAMENTI SCONTRARSI SIA SUL TERRENO POLITICO SIA MILITARE E COME SEMPRE SULLA PELLE DELLA POPOLAZIONE INERME. INFATTI, IN DONBASS UNA GUERRA ERA GIÀ IN ATTO DA MOLTO TEMPO E VEDEVA COINVOLTA LA POPOLAZIONE “RUSSOFONA” CONTRAPPOSTA ALL’ESERCITO REGOLARE UCRAINO. SUL PIANO POLITICO, INVECE, SONO DUE LE SUPERPOTENZE CHE, NONOSTANTE L’AUSPICABILE SCONGELAMENTO DALLA GUERRA FREDDA, HANNO CONTINUATO A FRONTEGGIARSI SU UN LIVELLO ECONOMICO E GEOPOLITICO, DATO IL CROLLO DEL CONFRONTO SU UN PIANO IDEOLOGICO. UNA CONTRAPPOSIZIONE FATTA DI CONTROLLO DEI TERRITORI E DI AREE DI INFLUENZA.

QUESTA CONTRAPPOSIZIONE TRA “DUE” È ENTRATA FORTEMENTE NELLE CULTURE LOCALI, MA ANCHE IN MANIERA PIÙ ESTESA E FORSE SOLO UN PO’ PIÙ SFUMATA AL RESTO DEL MONDO.

IN QUESTO MOMENTO SEMBRIAMO DUNQUE COSTRETTI TUTTI A SCHIERARCI, A SCEGLIERE UNA POSIZIONE “O CON LA RUSSIA O CON LA NATO”, “O CON I RUSSI O CON GLI UCRAINI”. SEMBRANO ESSERE VIETATI I “MA” ED I “SE”, QUELLI CHE UNA VOLTA ERANO ASSOCIATI ALLA RICHIESTA DI UNA “PACE SENZA SE E SENZA MA”.

L’ORRORE DELLA GUERRA NON SEMBRA CONSENTIRE, DUNQUE, SPAZIO ALLA RIFLESSIONE, MA RICHIEDE IL PASSAGGIO ALL’ATTO, INTESO QUASI COME ACTING OUT: AGIRE SUBITO, SULLA SCIA DI UNO STATO EMOTIVO POTENZIATO DALLE IMMAGINI ORRIBILI DELLE BOMBE.

SE È COSÌ DOVEROSO SCHIERARSI, NOI SAPPIAMO BENE CHE POSIZIONE PRENDERE: DALLA PARTE DEI POPOLI RUSSO ED UCRAINO. PERCHÉ LA CONTRADDIZIONE DI CREARE LA PACE CON LE ARMI SERVE SOLO A FERIRE LE POPOLAZIONI.

MAI COME IN QUESTO MOMENTO, OCCORRE COSTRUIRE LA PACE ATTRAVERSO UN PROCESSO CONTINUO E PERMANENTE DI ‘EDUCAZIONE ALLA PACE’ CHE NON PUÒ ESSERE CONDOTTO SOLO IN TEMPO DI GUERRA. CITANDO LA MONTESSORI POTREMMO AFFERMARE CHE “TUTTI PARLANO DI PACE MA NESSUNO EDUCA ALLA PACE. A QUESTO MONDO SI EDUCA PER LA COMPETIZIONE E LA COMPETIZIONE È L’INIZIO DI OGNI GUERRA. QUANDO SI EDUCHERÀ PER LA COOPERAZIONE E PER OFFRIRCI NULL’ALTRO CHE SOLIDARIETÀ, QUEL GIORNO SI STARÀ EDUCANDO PER LA PACE”.

BISOGNA QUINDI PUNTARE ALLA FORMAZIONE DI PERSONALE QUALIFICATO A PROMUOVERE LA CULTURA DELLA PACE, INTESA COME CULTURA DEL BENESSERE ACCESSIBILE A TUTTI, CULTURA DELL’INCLUSIONE E DELL’INTEGRAZIONE. PARAFRASANDO L’OMS SUL CONCETTO DI SALUTE, POTREMMO AFFERMARE CHE LA PACE NON PUÒ ESSERE CONSIDERATA LA MERA ASSENZA DI GUERRA, MA UNO STATO DI PIENA INTEGRAZIONE SOCIALE ALL’INTERNO ED ALL’ESTERNO DEGLI STATI. NON POSSIAMO IMMAGINARE UNA PACE IN PRESENZA DI DISCRIMINAZIONI, COSÌ COME NON POSSIAMO PENSARE DI COSTRUIRLA QUANDO ESISTONO POSIZIONI DI POTERE CHE OPPRIMO I PIÙ DEBOLI.

IL NOSTRO AUSPICIO È CHE LA SITUAZIONE ATTUALE SIA DI MONITO PER LE CONTROVERSIE FUTURE, MA ANCHE PER QUELLE ATTUALI CHE, A TORTO, NON RISALTANO AGLI ONORI DELLA CRONACA SOLO PERCHÉ DISTANTI DALLE NOSTRE VITE E DAI NOSTRI OCCHI, PERCHÉ NON CI SARÀ MAI VERA PACE SE ANCHE UN SOLO UOMO SARÀ COSTRETTO A SCAPPARE DALLA GUERRA.